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Oct 31, 2023Oct 31, 2023

Scientific Reports volume 12, numero articolo: 19287 (2022) Citare questo articolo

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Analizzare le prestazioni della fotografia del fondo oculare a campo ultra ampio (UWF) rispetto all'oftalmoscopia nell'identificazione e classificazione delle malattie retiniche. I pazienti esaminati per presunti disturbi retinici maggiori sono stati arruolati consecutivamente. Ciascun paziente è stato sottoposto a valutazione oftalmoscopica indiretta, con depressione sclerale e/o biomicroscopia del fondo, quando clinicamente indicato, e imaging del fondo UWF midriatico mediante la fotocamera del fondo CLARUS 500™. Ciascun occhio è stato classificato da un selezionatore clinico e da due selezionatori di immagine nei seguenti gruppi: retina normale, retinopatia diabetica, anomalie vascolari, degenerazioni e distrofie maculari, tumori della retina e della coroide, lesioni degenerative periferiche e distacco della retina e alterazioni miopiche. Sono stati inclusi 7024 occhi di nuovi pazienti. L'accordo tra grader per la classificazione delle immagini era perfetto (kappa = 0,998, intervallo di confidenza al 95% (IC al 95%) = 0,997–0,999), così come la concordanza dei due metodi per la diagnosi delle malattie della retina (kappa = 0,997, IC al 95% = 0,996– 0,999) senza differenza statisticamente significativa. L'imaging del fondo oculare UWF potrebbe rappresentare un'alternativa all'oftalmoscopia, poiché consente di classificare accuratamente le principali malattie retiniche, ampliando la gamma di disturbi possibilmente diagnosticati con la teleoftalmologia. Sebbene il medico debba essere consapevole della possibilità che una minoranza delle lesioni più periferiche possa non essere interamente visualizzata, potrebbe essere considerata una modalità diagnostica di prima linea, nel contesto di un esame oftalmologico completo.

La recente pandemia da coronavirus 2019 (COVID-19) ha costretto la comunità medica a rivedere e riorganizzare le metodologie di valutazione clinica, in particolare in oftalmologia: pur essendo l’attuale gold standard per l’esame della periferia retinica, l’oftalmoscopia indiretta, così come quella centrale La biomicroscopia del fondo oculare per disturbi maculari richiede uno stretto contatto con il paziente e necessita di un tempo adeguato di valutazione1,2,3. L’ampio utilizzo di fundus camera a campo ultra ampio (UWF) ha contribuito a superare in parte questi ostacoli, consentendo: al clinico di analizzare le immagini del fundus anche a distanza, ovvero in una sede diversa rispetto alla clinica, di ridurre i tempi di valutazione per il paziente e il medico; per eseguire lo screening dei disturbi retinici, come la retinopatia diabetica4,5,6 e le lesioni retiniche periferiche7,8,9. L'imaging del fondo può essere considerato UWF quando copre un campo della retina pari o superiore a 100°4,7,10,11,12, mostrando, in un unico scatto, caratteristiche retiniche anteriori alle ampolle venose a vortice in tutti e quattro i quadranti13. Al contrario, il termine “campo ampio” dovrebbe essere utilizzato per immagini che mostrano caratteristiche retiniche oltre il polo posteriore ma posteriormente all’ampolla della vena vortice, in tutti e quattro i quadranti13.

I sistemi di imaging del fondo UWF più diffusi attualmente in uso sono: Clarus™ (CLARUS 500™, Carl Zeiss Meditec AG, Jena, Germania) e Optos® (Optos California®, Optos PLC, Dunfermline, Regno Unito). Clarus™ è una fundus camera che fornisce una fotografia a colori reali della retina e copre fino a 133° di campo in un'unica immagine, raggiungendo oltre 200° di campo con la funzione di automontaggio. Gli artefatti su ciglia e palpebre vengono ridotti o annullati grazie all'ottica parzialmente confocale di Clarus™. Alcuni strumenti intrinseci al sistema consentono al medico di confrontare le immagini4. Optos® è invece un oftalmoscopio laser a scansione in grado di catturare in un'unica immagine fino a 200° della retina. La combinazione della scansione laser monocromatica rossa e verde produce un'immagine semi-realistica del fondo oculare bicolore che può mostrare alcune differenze rispetto a un'immagine a colori reale4. Queste due telecamere hanno mostrato un'efficacia simile nel valutare la gravità della retinopatia diabetica4,14, mentre è ancora dibattuto il loro ruolo nella localizzazione delle lesioni periferiche7,8,9. Un'altra fundus camera recentemente sviluppata è Eidon (Centervue SPA, Padova, Italia), che è un oftalmoscopio laser a scansione confocale, che organizza un'immagine a colori del fondo oculare reale, comprendendo un campo di 90° in esposizione singola e fino a 160° con funzione di mosaico15.